donne nel deserto al tramonto
febbraio 2023 | a cura di Angela iantosca

COME IL DESERTO

Come il deserto
di Angela Iantosca

 

Cammino nel vento. I capelli si scompigliano. Una sciarpona mi avvolge la testa e le spalle.
Un cane da qualche parte abbaia e protesta al mio passaggio.
Il mare in lontananza e il verde intorno mi danno pace. Vorrei scrivere, ma non è il tempo.
Ora è il tempo di stare qui, mentre la testa spinge per andare altrove.
Mi aiuta camminare, staccare, immergermi nella natura, mettendo il cellulare in modalità aereo.
Forse dovrei lasciarlo a casa e buttarmi ancora di più in questo vuoto, nell’assenza di qualsiasi contatto.

 

donna nel deserto silenzio

 

Sono cresciuta senza cellulare, perché ora non ne so fare a meno?
Perché ora il pensiero mi fa paura?
Perché non sappiamo più esistere senza quell’oggetto che ci tiene continuamente connessi con un mondo virtuale e filtrato? Con l’idea di un’emergenza impellente, sempre pronta a sorprenderci e a tendere un agguato?

Oggi non voglio sentire questa tensione esterna, la necessità di essere cercati sempre, di condividere ogni passo.
Oggi voglio stare come l’estate scorsa circondata dal deserto, da quella sabbia senza fine che ti ricorda chi sei, che ti toglie sovrastrutture, responsabilità e ti impone, nell’assenza totale di tutto (anche di segnale), di guardarti in faccia e dirti la verità.

 

donna cammina nel deserto felice yoga

 

Il deserto è come lo Yoga.
È silenzio e pace, è mancanza degli altri, dell’esterno e della superficialità, è segnare un cerchio intorno a sé nel quale non fare entrare nessuno e fare entrare Tutto.
Lo Yoga è una porta che apre un mondo nel quale, poi, è possibile accedere ogniqualvolta si desidera.
Perché è respiro, è chiudere gli occhi, è meditazione, concentrazione, assenza e pienezza.
È spazio e tempo. È stare nel presente e non fuggire.

 

Fuggire, parola che mi ricorda quanto la nostra società abbia la tendenza sempre più frequente a scappare dalla realtà, a staccare, a non pensare, a fuggire dal chi siamo.
Sono centinaia di migliaia i giovani e meno giovani che ogni giorno trovano rifugio nelle droghe, nell’alcol, nei social, nel gioco d’azzardo, nella pornografia pur di non sapere chi sono, che gusti hanno, le loro passioni, la loro unicità.
Ma non sono solo loro a fuggire.
Lo facciamo tutti, in qualche modo, ogni giorno.
A volte usando la scusa degli impegni famigliari, dei figli, del lavoro, del capo, dei litigi con un amico, di un disagio fisico… Tutto pur di non fermarsi e restare.

Fuga e oblio, ormai, sono le due parole d’ordine di una società che si vuole allontanare dal deserto, dalla sua sabbia, dai suoi granelli.
Una società che avrebbe bisogno di ritrovarsi attraverso la pratica dello yoga perché solo così si potrà rinnovare, cambiare, evolversi, sentire.

 

E tu sei disposto a fermarti e ad immergerti nel tuo deserto?

Angela Iantosca

Angela Iantosca

Giornalista e scrittrice, già inviata de La Vita in Diretta, ha collaborato con diverse testate nazionali.
Come scrittrice ha pubblicato molti saggi inchiesta. È autrice delle prime favole antimafia per bambini. Ambasciatrice del Telefono Rosa, vincitrice di diversi riconoscimenti, da anni porta avanti nelle scuole progetti di prevenzione alle dipendenze e alle mafie. È ideatrice e direttore Artistico del Festival InDipendenze, dal 2018 collabora al WeFree, progetto di prevenzione alle dipendenze della comunità di San Patrignano. Il suo blog è ask4angela.com

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