GUARDA IL MONDO COME SE FOSSI UN BAMBINO
di Angela Iantosca

Guarda il mondo come se fossi ancora un bambino.

Ho letto questa frase alcuni giorni fa su un libro che sto studiando.

Ero appena rientrata da un incontro con una scuola elementare de L’Aquila e questa frase mi è risuonata dentro.

Allora ho ripreso le foto che mi erano state scattate mentre me ne stavo seduta con le gambe incrociate in mezzo a loro e non ho potuto che sorridere ripensando alla loro faccia nell’ascoltare le mie parole, i miei racconti di quando avevo la loro età, la loro gioia pura, il loro crederci.

Vado a scuola, tra i piccoli, quando ho voglia di ricaricarmi.

Mi ricorda quanto è meraviglioso insegnare, quanto è prezioso il lavoro che si fa nelle classi, quanto sono importanti gli insegnanti che devono educare (ex-ducere) cioè letteralmente far venire fuori.

Cosa?

Tutto ciò che c’è lì dentro, in quei cuori limpidi.

Le potenzialità, i sogni, le visioni.

Ma se una persona non può stare con i più piccoli perché fa un altro lavoro o non è invitato ad entrare in una classe cosa accade?

Gli è preclusa questa fonte energetica (a meno che sia genitore)?

No, assolutamente.

E questo perché ognuno di noi ha un altro pozzo al quale attingere: il proprio cuore, la propria capacità di immaginare e di dare forma nella mente ai pensieri, ai desideri.

Allora chiudiamo gli occhi fisici e apriamo gli occhi dell’anima.

E proviamo a entrare in una classe con dei bambini.

Osserviamo i loro occhi, i sorrisi, i lampi, le intuizioni che li attraversano, l’entusiasmo, quella potenza che diventerà un giorno atto.

E poi immaginiamo di essere lì, in mezzo a loro, studenti con il grembiule bianco o il grembiule blu. Scegliete quello che preferite e sentitevi comodi in quella divisa che odora del detersivo usato da vostra mamma, oppure odora del vento che lo ha asciugato.

Provate a sentire il vento e l’odore dei fiori che si è intrecciato alla trama e all’ordito del grembiule. Sentite le mani di vostra madre mentre stende quel grembiule e pensate a quelle mani che vi abbracciano mentre si prendono cura dei vostri indumenti.

Immaginate di star seduti a gambe incrociate con gli altri bambini.

Chi avete accanto?

Sentite la vicinanza della compagna o del compagno?

Tra le mani avete un quaderno e una matita.

E siete capaci di disegnare.

Guardate quel foglio e seguite il disegno che state facendo: una casa piena di amore, delle farfalle che volano.

C’è il sole e riuscite a sentire da quel foglio il calore del sole che arriva.

Con la mente di bambini inseguite la farfalle che state disegnando.

Siete nella pace assoluta. Non ci sono preoccupazioni e paure.

A casa qualcuno sta preparando già il pranzo per quando tornerete.

Fuori da scuola qualcuno tra poco vi verrà a prendere.

E voi state già pregustando l’odore di casa, il pranzo seduti tutti insieme. I sorrisi spensierati e la certezza che tutto ciò che state vivendo sarà eterno.

Le foglie che cadono dagli alberi sono ballerine e questa sera vedrete in tv insieme a mamma e papà il film che preferite.

Sorridete mentre sentite tutto questo.           

La maestra, di fronte a voi, è bellissima. Le volete molto bene. E anche lei è amorevole con tutti.

I bambini che sono in classe sono vostri amici e con loro sentite una grande armonia.

Da grandi lavorerete insieme.

Non vi lascerete mai e continuerete a frequentarvi come fate adesso quando, a volte, qualcuno viene a mangiare a casa vostra o voi andate a dormire a casa di qualcun altro…

Non ci sono paure. Solo pace. Solo magia.

Respira, Danza, Ama.

E credi nelle infinite possibilità che ognuno di noi ha nella vita.

Credi nella possibilità di trasformare le difficoltà in opportunità. In crescita. 

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